Sima Gul è arrivata all’aeroporto di Milano, con gli occhi gonfi di lacrime ma anche di speranza. Oltre la disperazione vissuta in Afghanistan. A soli 19 anni ha perso tutta la famiglia durante l’attentato all’aeroporto di Kabul a fine agosto scorso. Lei, con i genitori e i fratelli, come tanti, aveva tentato di prendere un volo per salvarsi, dopo la presa dei talebani. Rimasta sola ha cercato aiuto on line e ha trovato Amad, Associazione Multietnica Antirazzista Donne di Ancona grazie alla quale finalmente il 4 gennaio ha potuto raggiungere l’Italia con un visto regolare. Con una sorta di “staffetta solidale” è stata accompagnata da Milano a Bologna da Anna Camposampiero di Rifondazione Comunista e poi da Milano ad Ancona dai soci di Amad. Ora si trova ospite a casa della presidente dell’associazione Donatella Linguiti. 

“Dopo la prima richiesta di aiuto via messaggi, con molta difficoltà, abbiamo cercato di studiare un percorso per farla venire in Italia legalmente e ci siamo riuscite. Grazie anche alla rete che insieme siamo riusciti a costruire con gli afghani presenti nella nostra regione, attraverso complesse procedure burocratiche, siamo riuscite a farle avere un permesso per l’Iran. Lì Sima Gul è stata ospite della famiglia di una nostra socia che l’ha aiutata, coccolata, accompagnata negli uffici e poi all’ambasciata italiana in Iran siamo riusciti a farle avere il visto, grazie anche all’associazione Pangea che opera sul territorio. Non è stato semplice accedere all’ambasciata, vista anche l’emergenza pandemica”, spiega Donatella Linguiti mentre mostra a Simagol la sua nuova stanza, con le pareti dipinte, proprio per il suo arrivo, di un bel giallo brillante e allegro. “Sima Gul adesso è qui , è ospite a casa mia e qui rimarrà. La aiuteremo ad imparare l’italia e con lei vedremo insieme il percorso di studio che più le si addice. La aiuteremo a superare i traumi grazie al supporto di una psicologa che si è detta disponibile e della nostra mediatrice culturale di lingua persiana Narghes”, spiega Linguiti. 

Un abbraccio speciale quello tra Sima Gul e Narghes, la socia di Amad di origini iraniane che in questi mesi ha sentito al telefono la ragazza ogni giorno, anche quando la stessa era nascosta in un sottoscala per paura di finire in mano ai talebani. Racconta Narghes: “Ero molto preoccupata per lei, ieri notte non sono riuscita a dormire. Per fortuna ora è qui,ce l’abbiamo fatta. Non sarà facile adesso: lei deve entrare in un altro mondo, ma finalmente è libera. Viene qui senza niente. Ma vuole costruire un futuro, studiare e lavorare”. 

“Tutto è nuovo per lei, è molto spaventata. Con l’abbraccio di Amad la aiuteremo a ritrovare una speranza di futuro.E’ stata la prima ad arrivare, ma abbiamo tante pratiche in corso, da quando a metà agosto sono iniziate ad arrivare centinaia di richieste di aiuto soprattutto dagli afghani qui nelle Marche che cercavano una strada per i ricongiungimenti familiari, dice ancora Linguiti che prosegue: “Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto con la raccolta fondi che prosegue, in maniera speciale l’associazione marchigiana “Il sorriso di Daniela”. Purtroppo sul versante pubblico si vede molto poco, anche riguardo i corridoi umanitari. La nostra è una piccola realtà ma concreta e ringraziamo già da adesso chi vorrà fare un pezzo di percorso con noi. Perché la strada è ancora lunga. La situazione è drammatica in Afghanistan soprattutto per le donne, le ragazze, le bambine. Ma anche per i giovani maschi, ovvero tutta la generazione cresciuta nella speranza di libertà ed emancipazione data dalle forze Nato. Una speranza spenta miseramente con l’abbandono del territorio afgano e la presa dei talebani. Noi cerchiamo di fare, nel nostro piccolo, la nostra parte”. 

Dice Anna Camposampiero della “staffetta” per Sima Gul da Milano a Bologna:”Quando mi hanno chiamato raccontandomi di questa ragazza che stava arrivando e della necessità di accompagnarla visto il problema dei trasporti pubblici e il green pass, ho chiesto un permesso al mio datore di lavoro e aiuto ad un’amica per fare insieme il viaggio in macchina. Era una cosa da fare. Purtroppo la politica che dovrebbe agire, non solo ora ma da 20 anni, non si muove. Per fortuna c’è tanta gente di buona volontà. Però questo vuol dire andare a salvarne una ad una e non può essere la risposta. Credo che Sima Gul sia una ragazza straordinaria, così giovane attraversare il mondo è una prova di grande coraggio. Dobbiamo sostenere le ragazze afghane e organizzazioni come Rawa, Revolutionary Association of the Women of Afghanistan. 

“Siamo contente che Sima Gul sia qui, dice commossa Donatella Linguiti: “Mi ha abbracciato come nella vita non mi è mai capitato. Un abbraccio capace di comunicare più di tante parole. Questa ragazza giovanissima e provata dal dramma vissuto ha avuto un immenso coraggio, forse della disperazione. La gratificazione avuta in quell’abbraccio mi fa pensare che il 2022 possa davvero essere un anno migliore”. 

L’associazione AMAD nasce nel 2017 e da dicembre 2019 ha sede di via Macerata di Ancona, nel cuore del Piano San Lazzaro, quartiere incrocio di storie e Paesi. Riconoscendo nel razzismo e nella violenza sulle donne la stessa matrice originale, ossia la discriminazione e l’odio, AMAD opera con azioni di sensibilizzazione per una dimensione più inclusiva, con progetti di accoglienza, uno sportello informativo, attività di formazione tra cui il doposcuola gratuito destinato a bambine e bambini del quartiere, promuove l’incontro di persone e culture, lavora insieme all’associazione DIAPPO Senegal e quelle del Bangladesh e del Camerun, presenti in città. 

 

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